Disturbi ossessivi
Disturbi ossessivi e Ossessivo compulsivi
Cosa sono i Disturbi ossessivi e Ossessivo compulsivi?
Le OSSESSIONI sono pensieri INTRUSIVI e INVOLONTARI. Non si tratta di qualcosa che cerco volontariamente, anzi!!! I pensieri arrivano e mi turbano; Ed é proprio nel tentativo di scacciarli che in realtà finisco per rinforzarli.
Si tratta di pensieri a carattere molto disturbante perchè molto spesso sono proprio l’opposto di ciò che la persona è o vorrebbe in base alla sua morale (pensieri di poter commettere omicidi, suicidi, di poter commettere reati, pensieri incestuosi, pensieri di poter cambiare gusti sessuali, solo per fare qualche esempio dei più gettonati dalla mente umana).
Diverso è il caso delle COMPULSIONI: azioni o anche pensieri che la persona mette in atto con lo scopo di scongiurare o ridurre la paura. Si può trattare di una o più azioni che la persona mette in atto volontariamente e lo fa per scongiurare la paura che lo affligge: questa cosa funziona e proprio perché funziona, intrappola; tanto è vero che il malcapitato ben presto non riuscirà più a smettere.
Come dicevo, il rituale può consistere in azioni ma anche in formule mentali che la persona ripete sempre col fine di rassicurarsi.
A tutti noi è successo di avere il dubbio di non aver chiuso la porta, allora siamo tornati indietro per verificare (una volta). Farlo di continuo senza poterlo evitare è qualcosa di molto differente.
E’ proprio questo il criterio:chi soffre di DOC non può non farlo.
Il meccanismo reiterato nel tempo diventa qualcosa di IRRINUNCIABILE, che scatta e non si può più abbandonare ed è COMPULSIVO, cioè non scelto.
La persona che si ingabbia in un disturbo ossessivo compulsivo si sente costretta a mettere in atto la compulsione.
In terapia è molto importante anche indagare sull’eventuale coinvolgimento dei familiari e delle persone vicine, perché si tratta di un aiuto che non aiuta e che finisce per aggravare il problema.
Il DOC è un disturbo molto affascinante ma altrettanto invalidante.
Al fine di sbloccare il disturbo é necessario definire chirurgicamente il meccanismo con il quale esso funziona per poi andare a creare un CONTRORITUALE AD HOC per quella stessa persona.
Una cosa che può apparire strana ai non esperti di DOC è che la persona è consapevole di fare qualcosa di assurdo e questo è anche il motivo per il quale a nulla servono le SPIEGAZIONI RAZIONALI (se non è consapevole, vuol dire che siamo di fronte ad un disturbo superiore, ma questa è una altra storia!)
Un altro problema diffuso, che fa parte sempre dell’ AREA OSSESSIVA è il DUBBIO PATOLOGICO.
Avere dei dubbi, porsi delle domande, vagliare più prospettive prima di compiere una scelta; oppure ancora, mettere in discussione decisioni già prese, è sicuramente un modo di procedere intelligente, ma il processo del dubbio può diventare patologico e questo avviene quando si crea un circolo vizioso senza via d’uscita. Anzi, più si cerca la risposta e più aumenta la confusione e la preoccupazione, senza mai riuscire a trovare una risposta esaustiva. Si tratta di una particolare forma di ossessione che divora la mente di chi ne è soggetto.
La via d’uscita da questo disturbo è rappresentata dal TROVARE NON CERCANDO.
L’intervento consiste nel lavoro sulla dinamica dubbi-risposta (e non sui contenuti) e si procede attraverso delle manovre specifiche con le quali la persona riesce a riappropriarsi dei contenuti della sua mente.
Scopri di più sul Dubbio patologico nel mio articolo: IL DUBBIO PATOLOGICO: LA TIRANNIA DEL PENSIERO
PER APPROFONDIRE:
OSSESSIONI, COMPULSIONI, MANIE
(Nardone, Claudette Portelli)
COGITO ERGO SOFFRO
(Nardone, De Santis)
PSICOTRAPPOLE
(Nardone)
Quindi a volte è un meccanismo utile… Quando diviene un problema?
Proprio quando si irrigidisce. Quando cioè un pensiero o una immagine non è più focalizzato su una situazione concreta e in un tempo definito, ma diviene una costante della vita della persona, e questa modalità di pensiero diviene intrusiva, tanto che la persona diviene preda del fantasma dei suoi pensieri, si ritrova dentro un labirinto di sabbie mobili, dal quale più cerca di uscire e più rimane intrappolata. E in questo modo la persona rischia di perdere di efficienza anche in quelle aree della propria vita in cui prima eccelleva.
Come si curano le ossessioni?
TESTO QUI
Tanti pazienti hanno trovato nella Terapia Strategica Breve un utilissimo strumento per combattere i loro problemi in modo efficace. Leggi le loro esperienze!
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