Ilpanico è la forma più estrema della paura.

Dura pochi attimi. Si presenta sotto forma di tempesta elettrica che attraversa l’organismo, il corpo e la mente, lasciandoli devastati, inermi.

Nei pochi secondi in cui è in corso un attacco di panico, la persona resta terrorizzata dalle sue stesse sensazioni di paura. Il più delle volte, cerca di combattere tali sensazioni, ma è proprio combattendole che arriva ad aumentarle.

Tre sono le tentate soluzioni che chi soffre di attacchi di panico mette solitamente in atto, alimentandoli:

1. EVITAMENTO: l’evitare quello che spaventa, ha un doppio effetto. Lì per lì ci tranquillizza, dopo però ci fa sentire sempre meno capaci di fronteggiare la nostra paura, che continua così a crescere e diventare insormontabile.
2. RICHIESTA D’AIUTO: ricorrere all’aiuto di qualcuno di fronte a una paura, nel momento ci fa sentire salvi dal pericolo ma, poco dopo, ci allontana sempre più dall’affrontarla, riducendo le risorse personali.
3. CONTROLLO CHE FA PERDERE IL CONTROLLO: il tentativo fallimentare di tenere sotto controllo le nostre reazioni fisiologiche ci fa paradossalmente perdere il controllo. Il risultato è che ci agitiamo ancora di più.

È bene ricordarsi che, al di sotto di una certa soglia la paura è funzionale all’essere umano.
Al pari di un campanello di allarme, segnala alla persona la pericolosità di una determinata situazione, dandole così modo di mettersi in sicurezza.

Quando supera la suddetta soglia, però, diventa patologica e può trasformarsi in disturbo psicologico: il panico. Una paura può presentarsi in svariate declinazioni – agorafobia, claustrofobia, paura di prendere l’aereo, ecc. – ma, la struttura di funzionamento del circolo vizioso che la crea e la mantiene, fino a trasformarla in panico, è sempre la stessa.

L’approccio di Terapia Breve Strategica si focalizza sull’interazione dell’organismo con la sua realtà.
Il terapeuta strategico, prima indaga come funziona la paura del paziente e quali sono state le reazioni che finora ha messo in atto per cercare di ridurla senza successo (tentate soluzioni); poi, avvalendosi di forme di comunicazione suggestiva e ipnotica, tecniche di problem solving e specifici protocolli di intervento formulati da oltre trent’anni presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo dal Professor Giorgio Nardone e collaboratori, crea le condizioni affinché la persona interrompa o corregga le proprie tentate soluzioni disfunzionali, trasformandole in funzionali.

Seguendo le indicazioni del terapeuta strategico, chi soffre di attacchi di panico scoprirà presto che andando a cercare volontariamente la paura, essa svanisce; alimentandola volontariamente, la porta a saturazione: “aggiungendo la legna per spegnere il fuoco”.

​Guarire dagli attacchi di panico è, dunque, possibile, anche in tempi brevi.
​Attraverso una Terapia Breve Strategica, si sperimenterà in prima persona l’effetto paradossale che rende capaci di fronteggiare una paura, imparando a guardarla in faccia per poi annullarla.

Dott. ssa Daniela Birello (Psicologo – Psicoterapeuta Ufficiale del Centro di Terapia Strategica)
Per maggiori informazioni: danielabirello@gmail.com.

​Per approfondimenti sul tema si rimanda al libro “La terapia degli attacchi di panico”, G.Nardone, E. Valteroni.